Renato
Ariano
Dante
templare segreto
Artigrafiche
Litoprint
Ennesimo capitolo della saga incentrata sul
"Dante templare", in cui si persevera nel voler vedere a tutti i
costi ciò che non esiste. Che il Sommo
Poeta, così come altri suoi
contemporanei, ritenesse i Templari vittime di un'ingiustizia, è cosa piuttosto
evidente ed anche risaputa, ma da qui a farne un adepto cripto-templare ce ne
corre. Cosa c'entra poi la massoneria scozzese...
Voto: 3
Fabrizio
Bartoli
La
simbologia templare. Significato esoterico, mistico e sapienziale
Edizioni
Nisroch
Testo di chiara matrice neo-templare, che denota
l'assenza di nozioni basilari, e che, già dal titolo, lascia intuire prevedibili
cantonate. Quando si afferma che i Templari "adottarono" la croce
patente, evidentemente si ignora che tale insegna fu loro assegnata dal papa.
Se si prendono, poi, in considerazione altri simboli, quali la Triplice Cinta, la Vesica Piscis, il Fiore
della Vita, la Sirena Melusina, il Bafometto, l'Uomo Verde,
i Nodi Templari, i vari sigilli (davvero
esilarante l'interpretazione del sigillo più conosciuto), si ha la prova indiscutibile
della confusione che alberga nelle menti di certi "professori". Senza
contare autentici strafalcioni, del tipo "la
moneta templare autentica dell'anno 1134", che fanno scadere
addirittura nel ridicolo. Come se non si sapesse che i Templari non batterono
mai moneta, non potendone avere titolo. E non si insista con la solita sciocchezza
della "croce templare", mai esistita in quanto tale e perciò
difficilmente identificabile. In sintesi, un'ulteriore dimostrazione dei danni
che il neo-templarismo massonico continua ad arrecare alla memoria dei
Cavalieri del Tempio.
Voto: 2
Maria
Grazia Bulla Borga
L'Ospedale
“di strada” dei monaci templari alla Mason di Montebello Vic.
F.lli
Corradin Editori
Eccellente
ricerca della studiosa vicentina, condotta secondo i criteri storiografici fondamentali
e con il supporto di una adeguata documentazione d'archivio. Splendide le
illustrazioni fornite a corredo. Di sicuro, uno dei pochi lavori di rilievo recentemente
pubblicati sulla presenza dell'Ordine in territorio italico.
Voto: 8
Simonetta
Cerrini
La
passione dei Templari
Mondadori
Notevole riepilogo delle vicende riguardanti la fase
conclusiva dell'Ordine, supportato da un ragguardevole impianto di
riscontri e da una vasta bibliografia di riferimento.
Voto: 9
Domizio
Cipriani
Templar
Order. Il cammino dei Templari. La via verso la saggezza
Bastogi
Libri
Quando si legge di "spiritualità
templare", specie se associata a "spirito umanitario" e a "solidarietà
sociale", ci si rende subito conto di essere piombati nell'ennesimo
ginepraio di scempiaggini. E' pur vero che dalle associazioni neo-templari non
ci si possa aspettare nulla di diverso dal solito apparato di cianfrusaglie
concettuali, oltre a quelle ornamentali (divenute peraltro grottesche). Se ci si
ostina nel voler proporre immaginari "cammini verso la saggezza",
diventa veramente arduo, per chi recensisce, esprimere giudizi senza affondare
la lama della critica storica. Filosofie orientali ed illuminazioni varie,
bioenergetica e scienza quantica, sono infatti i capisaldi essenziali del presente
lavoro, ai quali vanno ad aggiungersi mitologie piuttosto avariate, come il
Tempio di Salomone, gli scavi sotto di esso, le famiglie Rex Deus, i rotoli di
Qumran, gli Esseni, le conoscenze segrete, il Principato di Seborga,
l'Alchimia, il Priorato di Sion, i Superiori Sconosciuti, i Merovingi, e addirittura
gli Stargate. Il tutto condito da qualche consiglio pratico sulla meditazione e
la via verso la pace interiore. In sostanza, i Templari erano simili ai
bonzi...
Voto: 2
Beniamino
Ferrari
I
Cavalieri del Tempio durante e dopo le crociate. Lontane origini, nascita,
morte, resurrezione, misteri e simboli dell'Ordine del Tempio di Salomone (2
volumi)
Edizioni
Saecula
Nella presentazione di questi due corposi volumi si
legge che "l’autore ha affrontato lo
spinoso tema della storia del Tempio a partire dalla sua posizione privilegiata
di storico dilettante". Ciò gli avrebbe permesso di "esplorare ogni sentiero e ogni atmosfera che potesse portarlo
al suo obiettivo, senza limiti o preclusioni, sulla via della conoscenza",
riferendo di "documenti, miti,
leggende, tradizioni, opinioni e suggestioni spesso contrastate o ignorate dagli
storici di mestiere". Secondo il nostro giudizio, eventuali "posizioni
privilegiate" non possono affatto derivare dalla condizione di storico
dilettante, quanto dall'osservanza di metodologie di indagine basate su
documenti e fatti concreti, unita ad una ferrea conoscenza della materia. Nel
caso in questione, ci troviamo invece al cospetto di un'opera infarcita di
congetture e suggestioni personali, spesso sfocianti in errori o connesse a
temi affatto pertinenti all'argomento trattato. Gravemente lacunosa risulta,
infatti, proprio la parte bibliografica riguardante i Templari. In poche parole,
un lavoro che ambirebbe essere enciclopedico, con le sue 1760 pagine, tre
quarti delle quali, ci sembra proprio il caso di dirlo, completamente inutili.
Voto: 4
Barbara
Frale
La
leggenda nera dei Templari
Laterza
Editori
Con la competenza e la chiarezza che la distinguono,
l'Autrice passa questa volta ad indagare la storia e l'evoluzione del mito secolare
che avvolge i Cavalieri del Tempio, individuando le origini di quella che può
definirsi la "leggenda postuma", i cui effetti si sono perpetuati
sino ai nostri giorni, fornendo lo spunto per una massiccia produzione letteraria.
Voto: 9
Adriano Gaspani
Il Codice
Astronomico dei Cavalieri Templari
Fonte di
Connla
Dopo
tanti anni di studi, pensavamo veramente di averle sentite tutte, ma questo
libro va ben al di là di qualsiasi immaginazione. Un vero e proprio concentrato
di fandonie, come raramente ci è capitato di leggere. A parte alcune autentiche
assurdità (es: "Sappiamo che i
Templari praticarono la Geomanzia..."), sentenziate come verità
assolute senza nemmeno indicarne la fonte, il vero capolavoro di questo
groviglio di fantasie è senza dubbio la parte in cui vengono esaminati alcuni sigilli
dell'Ordine. Una girandola di inesattezze ed errori macroscopici, che
indispettiscono anche il critico più paziente. Simboli cristiani scambiati per
altro, interpretazioni arbitrarie prive di senso logico oltre che di supporto
storico-documentale, nessuna nota di corredo al testo. Per non parlare della
bibliografia copiata e incollata da Wikipedia.
Ma ci faccia il piacere...
Voto: 2
Giuseppe Ligato
Fortezze
crociate. La storia avventurosa dei grandi costruttori medievali, dai Templari
ai Cavalieri Teutonici
Edizioni
Terra Santa
Libro di facile
lettura, nel quale, senza approfondire troppo la tematica, viene offerto un
breve resoconto delle vicende riguardanti alcuni degli insediamenti fortificati
costruiti dagli ordini militari, come Atlit, Belvoir e Montfort.
Voto: 7
Enzo Marcaccioli
Perugia. Frammenti di storia templare
Futura Edizioni
Studio
non esaustivo sulla presenza templare a Perugia, per lo più dedicato al
complesso di San Bevignate. Belle le illustrazioni, per nulla entusiasmante il
testo.
Voto: 5
Floria Moscardi
Templari
nelle Marche: luoghi da scoprire
Claudio
Ciabochi Editore
Agile
guida sugli insediamenti templari (veri e presunti) in territorio marchigiano.
Apprezzabili le illustrazioni.
Voto: 6
Luigi Pentasuglia
I volti della Gioconda - Monna Tao. Le radici
orientali del templarismo
Dopo le
radici ebraiche, ecco le radici orientali del Tempio, individuate nel solco della
tradizione taoista. L'Autore tenta infatti di sostenere che "a fronte delle sevizie subite, tra gli
alti ranghi templari qualcuno finì per confessare la fonte dottrinale
dell’Ordine: il Tao-tê-ching, il più importante testo taoista, noto ai
nestoriani di Persia presenti in Cina fin dal VII secolo". Alla luce
di tale affermazione, sembra abbastanza scontato rivolgere all'Autore il
seguente quesito: come mai, allora, quando si dovette decidere se accettare o
meno l'appoggio dei Mongoli, tra i quali vi erano numerosi nestoriani, i
Templari si trovarono tra coloro i quali preferirono lasciar cadere la proposta
di alleanza contro i saraceni?
Voto: 2
Gianfranco
Pirodda / Elvio Sulas
I
Cavalieri Templari nel Giudicato d'Arborea
S'Alvure
In
passato, abbiamo sempre accolto con interesse i lavori di Gianfranco Pirodda, ma
questa nuova uscita sembra non soddisfare pienamente le aspettative. Nonostante
il titolo faccia pensare ad una ricerca focalizzata sul territorio arborense, nessuna
novità degna di rilievo appare emergere rispetto alle notizie rese note sia da
altri ricercatori, sia dallo stesso Autore, il quale, in taluni casi, devia dalla
traccia principale per divagare su tematiche poco pertinenti. Alcune evidenti forzature,
per nulla condivisibili, appaiono sostenute sulla base di semplici sillogismi.
Voto: 6
Anna Luisa Sanna / Raffaele Manca / Donatella
Salvi
Santa Maria della Mercede a Norbello
Iskra
Breve
saggio sulla nota chiesetta di Norbello, oggi intitolata alla Vergine della
Mercede, ricco di spunti e di belle illustrazioni a colori riguardanti le
iscrizioni e i graffiti presenti al suo interno. Come noto, la fascia
epigrafica distribuita lungo i muri laterali interni rappresenta, senza dubbio, la più importante testimonianza, nel suo genere, attualmente conosciuta
per il medioevo sardo. Un documento storico unico e di grande valore, che
tuttavia non chiarisce ancora perché due personaggi tracciarono le loro formule
sulle pareti della chiesa; domanda alla quale questo libro tenta di fornire
risposta.
Voto: 7
AA. VV.
I
Templari. Grandezza e caduta della 'Militia Christi' (a cura di Giancarlo
Andenna, Cosimo Damiano Fonseca, Elisabetta Filippini)
Vita e
Pensiero
Antologia comprendente venti saggi scritti da noti studiosi,
tra cui Michel Balard, Cosimo Damiano Fonseca, Elena Bellomo, Kristjan
Toomaspoeg, Franco Cardini, Giuseppe Ligato, Luigi Russo, Cristina Dondi, Luca
Becchetti, Barbara Frale, Kaspar Elm, ed altri ancora. Nonostante l'ampio
numero di autori, vi è da dire che non tutti i contributi presenti nell'opera appaiono
meritevoli di nota. Alcuni risultano eccessivamente compressi, altri piuttosto generici
e privi di un certo interesse. La ragione di ciò può essere individuata nel
fatto che i testi in questione erano stati, molto probabilmente, approntati per
comparire nel catalogo della mostra tenutasi a Genova nel 2014, volume che,
contrariamente ai programmi, non è stato poi realizzato.
Voto: 7
AA. VV.
Presenze
templari e gerosolimitane in Sardegna (a cura di Massimo Rassu)
Edizioni
Condaghes
Selezione
di studi sulla presenza degli ordini militari in territorio sardo, sotto la
consueta supervisione di Massimo Rassu.
Voto: 8
AA. VV.
Commilitones Christi: Miscellanea di studi
per il Centro Italiano di Documentazione sull'Ordine del Tempio (a cura di
Sergio Sammarco)
Lisanti Editore
Bellissimo
volume contenente otto eccellenti contributi di grandi specialisti della
materia, come Helen J. Nicholson, Damien Carraz, Joan Fuguet Sans, Barbara
Frale, Mariarosaria Salerno, Sonia Merli, Loredana Imperio e Cristian Guzzo, a
celebrazione dei primi cinque anni di attività del Centro Italiano di
Documentazione sull'Ordine del Tempio.
Voto: 10
AA. VV.
Atti del XXXIII Convegno di Ricerche Templari,
a cura della LARTI
Penne e Papiri
Raccolta
delle relazioni presentate al tradizionale convegno annuale organizzato dagli
studiosi della LARTI, come sempre interessanti e di notevole livello storiografico.
Voto: 9