22 dicembre 2017

I libri del 2017


Robert Ambelain
Il volto occulto di Gesù. Il segreto mortale dei Templari
Psiche2
Rielaborazione del famoso testo di Ambelain, pubblicato nel 1975 da Edizioni Mediterranee. Uno dei peggiori scritti mai dati alle stampe (insieme all'altrettanto nefasto volume di Louis Charpentier), nel quale i Templari vengono chiamati in causa senza alcuna ragione. Un libro che, oltretutto, offende la sensibilità di ogni cattolico.
Voto: 2


Renato Ariano
Dante templare nascosto
Tipheret
Nuova edizione di un recente lavoro, già esaminato da questa critica, in cui l'Autore non si rende conto di ciò che scrive. Ad esempio, viene riportato che Dante era un "trentesimo grado". Dispiace dirlo, ma è evidente che non si ha alcun senso del ridicolo.
Voto: 2


Giorgio Baietti
Una valle di misteri. I Templari e una serie di enigmi che risalgono alla notte dei tempi
L'Età dell'Acquario
Una valle di misteri: si, va bene; ma cosa c'entrano i Templari?
Voto: 3


Bernardo di Clairvaux
Lode della nuova Cavalleria (Introduzione, traduzione e note di Franco Cardini)
Il Cerchio
Riproposizione della famosa esortazione scritta da San Bernardo, preceduta da una introduzione critica di indiscusso valore. Vivamente consigliato a chi non ha ancora capito molto dei Templari.
Voto: 9


Maurizio Bonanno
I Cavalieri dell'ideale. Tra storia e leggenda... il mito dei Templari anche in Calabria
Il Cristallo
Ennesimo minestrone di fantasie e sciocchezze varie, con l'ausilio dell'immancabile "copia e incolla" da Wikipedia. Del tutto inconsistente lo studio sulla presenza templare in territorio calabro.
Voto: 3


Luchina Branciani / Maurizio Grandi / Mauro Radicchi
I Templari a Saliceto alla luce di nuove indagini archeologiche. Prime analisi multidimensionali
La Torre
Prima di imbarcarsi in indagini astratte e analisi astruse, sarebbe preventivamente indispensabile che i Templari si fossero realmente stabiliti a Saliceto.
Voto: 2


Đanino Bubola
Templari u Istri / I Templari in Istria
Grafika Osijek
Insufficiente panoramica bilingue su una possibile presenza dei Templari in Istria.
Voto: 4


Brunetto Carboni
Inquisizione e Templari
Antiche Porte Editrice
Agile volumetto diviso in due parti, la seconda delle quali dedicata alle vicende dei Templari di Reggio Emilia, ricostruite attraverso le testimonianze locali e con accenni a un precedente lavoro di Riccardo Finzi.
Voto: 6


Louis Charbonneau-Lassay
Simboli templari. Il Sacro Cuore del torrione di Chinon attribuito ai Cavalieri del Tempio
Il Cerchio
Nuova edizione, con alcune interessanti aggiunte, per questo classico di Louis Charbonneau-Lassay, sempre degno di interesse e meritevole di figurare nella biblioteca di ogni cultore dei Cavalieri del Tempio.
Voto: 9


Domizio Cipriani
I Cavalieri Templari. Storia, segreti, filosofia, spiritualità
Bastogi Libri
Testo articolato sulle personali convinzioni dell'Autore. Dei Templari, nessuna traccia.
Voto: 2


Giovanni De Castro
I Templari. L'ascesa, il processo, la mistica (a cura di Daniele Palmieri)
youcanprint
Debole riproposizione critica del noto lavoro del De Castro, oltretutto priva di un adeguato supporto bibliografico.
Voto: 4


Gianluca Di Prospero
Custode segreta. Enigmi di Viterbo. Papa Alessandro IV, le sacre reliquie e i Templari
ArcheoAres
Riedizione dell'omonimo volume pubblicato nel 2011. Apprezzabile la panoramica sugli insediamenti templari nella Tuscia viterbese, molto meno alcune conclusioni, che appaiono piuttosto forzate.
Voto: 6


Rosario Fiore
I Templari
Edizioni del Rosone
Esile riassunto delle principali vicende riguardanti l'Ordine Templare, sostanzialmente corretto ma oltremodo limitato e dunque privo di valenza storiografica.
Voto: 5


Filippo Grammauta (a cura di)
Medioevo templare. Studi dell'Accademia Templare
Tipheret
Raccolta di saggi, che spazia dal Concilio di Troyes alla presenza templare in Abruzzo, passando per i Catari e Ruggero II. Del tutto fuori luogo l'articolo riguardante Rennes-le-Chateau.
Voto: 5


Michele La Rocca
Dal Tempio al Rito. La più famosa cavalleria spirituale della storia, dalla spada allo York
Tipheret
E' proprio vero quando si dice che "al peggio non c'è mai fine", anche se dovremmo aver fatto ormai l'abitudine a leggere stupidaggini sui Templari. Eppure, come spesso accade, c'è sempre qualcuno pronto a spararle ancora più grosse, come nel caso di questo testo, imbottito oltre i limiti dell'umana tolleranza di vere e proprie fantasticherie. Una su tutte, Iside e Osiride venerati dai Templari. E questo è nulla in confronto ad altri strafalcioni, che denotano un'esperienza della materia ai limiti dell'ignoranza. Dove avrà visto, l'Autore, i Cavalieri di Malta (sic!) combattere insieme ai Templari, lo sa soltanto lui. Ma i veri "scoop", in questo fantasmagorico capolavoro, sono senz'altro due "rivelazioni" che lasciano sconcertati: la prima, a proposito del fatto che Jacques de Molay, morendo sul rogo, rese vedova una donna; la seconda, quando si afferma che la sezione contabile dell'Ordine (la "Ragioneria"...) riparò in Svizzera, dando così avvio al sistema bancario elvetico. Ma per favore...
Voto: 2


Giovanni Liguori
I Cavalieri Templari. Cenni storici
Paguro Edizioni
L'idea di una breve guida, con i fatti più salienti della storia dei Templari, poteva sembrare di certo una buona intuizione. Peccato che il tentativo qui in esame non sia stato coronato da successo. Troppe approssimazioni, su di un impianto debole, quasi evanescente, come la bibliografia di supporto.
Voto: 4


Jules Loiseleur
I segreti dei Templari
Odoya
Prima edizione italiana del celebre lavoro di Loiseleur, in cui si tenta di dimostrare l'eresia dei Templari attraverso l'individuazione di una presunta "dottrina segreta". Nonostante la palese infondatezza del ragionamento, vale senz'altro la pena di conoscere i contenuti di quest'opera, che va ad accodarsi al filone esoterico già inaugurato da Hammer-Purgstall e Mignard.
Voto: 6


L. V.
Templari. Mistero senza tempo. Storia e nuove ipotesi per un antico enigma
Edizioni Cerchio della Luna
Somma Teologica delle principali e più esilaranti baggianate sui Templari. Chi si celerà dietro la misteriosa sigla L.V.? Sicuramente, qualcuno che farebbe meglio a lasciar perdere i Templari e a dedicarsi esclusivamente a certi giochi di società.
Voto: 2


Sonia Merli
I Templari a Perugia. Storia e arte della precettoria di San Bevignate
Fabrizio Fabbri Editore
Bellissimo opuscolo, ben curato e ricco di splendide illustrazioni a colori, realizzato quale guida essenziale su San Bevignate, dopo l'inserimento del complesso nella "Route des Templiers" e l’adesione del Comune di Perugia alla “Templars Route European Federation”.
Voto: 8


Valerio Ivo Montanaro
Abraxas - Il mistero del sigillo. Ipotesi sulle eresie gnostiche dei Templari
Sì Edizioni
Apprezzabile ricerca sulla Gnosi, corrente alla quale i Templari restarono incontestabilmente estranei, contrariamente alle arbitrarie ricostruzioni esposte in questo lavoro. Invece di avventurarsi in percorsi scivolosi, sarebbe stato sufficiente consultare qualche buon manuale in materia di sigilli, per raccogliere testimonianze sull'utilizzo di pietre incise d'origine orientale, come antichi amuleti, recanti, in taluni casi, anche figure di fauni. Ma soprattutto poteva essere meglio compreso che il termine Secretum non sottintende alcun "segreto", bensì un "affare privato". Potevano i Templari esternare, in modo così maldestro, la loro presunta devianza?
Voto: 3


Luca Monti
Firenze Città santa dei Templari (Seconda edizione)
Edizioni Aurora Boreale
Seconda edizione di un testo già bocciato nel recente passato, in quanto privo di riscontri documentali, infarcito di accostamenti improbabili e fondamentalmente imperniato sulle personali suggestioni dell'Autore. Agghiacciante la bibliografia.
Voto: 2


Vito Ricci
Province e maestri provinciali templari nel Mezzogiorno italiano
Edizioni Edit@
Eccellente studio dello studioso pugliese, che va a colmare, per quanto possibile, una evidente lacuna storiografica. Degna di nota la prefazione di Damien Carraz.
Voto: 9


Arnaldo Tincani
I Templari in diocesi di Reggio. Domus Templi de Regio
Fondazione Pietro Manodori
Valida indagine sulla presenza templare nel territorio, corredata di una interessante analisi riguardante il famoso "Messale Vetus".
Voto: 8


Tribiani Luciano / Tribiani Lavinia
I Templari di San Bevignate
RiStampa Edizioni
Accattivante volume di taglio divulgativo, non esente da cantonate, specie nella sezione attinente alla storia dell'Ordine. Giusto per intendere, i Templari non procedevano a "iniziazioni"; e neppure conosciamo un Giovanni di Montfort, "Maestro dei Templari", che nel 1291 sbarcò a Cipro, orrore goffamente ricopiato dall'inaffidabile Wikipedia. La seconda parte, dedicata alla chiesa di San Bevignate ed arricchita di numerose illustrazioni a colori (di non sempre buona qualità), palesa anch'essa evidenti lacune storico-documentali, a dispetto dell'ottima bibliografia resasi disponibile negli anni. Nel complesso, un lavoro alquanto traballante, costellato da fastidiosi refusi e sprovvisto - aspetto, questo, inammissibile - della doverosa indicazione delle fonti. Del tutto carente, per non dire inesistente, la bibliografia generale.
Voto: 4


Alessio Varisco
I Templari nell'Alta Lombardia
Edizioni Effigi
Apprezzabile lavoro di ricerca per un libro che, a dispetto del titolo, abbraccia tutta l'epopea templare, trovando intelligente supporto in apparati di rilievo, come il "De Laude" e la "Regola Primitiva". Tuttavia, sono da rilevarsi pure diverse imprecisioni, oltre alle perplessità suscitate dalla presenza di taluni testi inseriti in bibliografia e dalla concomitante assenza di altri, al contrario, indispensabili.
Voto: 8


Gian Piero Ventura Mazzuca (con Livio Frittella)
Templari. Dal ducato di Puglia e Calabria, all'Italia del III Millennio
Edizioni Efesto
Leggiamo dalla prefazione: "Un altro libro sui Templari? Sì, era necessario". Dal nostro punto di vista - non ce ne voglia la gentile professoressa artefice di tale premessa - di un altro libro sui Templari non c'era proprio bisogno, specialmente se di inconsistente valore storiografico come il testo in questione. Intanto, ci preme rammentare, alla "già Professore Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale", che la fondazione dell'Ordine non ebbe luogo "sul Tempio di Gerusalemme", così come il "violento annientamento" non avvenne "nel 1314", bensì due anni prima. Tuttavia, tali imprecisioni ci sembrano sciocchezze se paragonate ad altri contenuti di questo volumetto, nel quale trovano spazio diversi errori ed orrori, tra cui un fantasioso "giuramento dei Templari", mai pronunciato dai frati del Tempio, ma invero tratto, in maniera piuttosto incauta, da internet. Quanto ai "luoghi templari" del Meridione, è impossibile non censurare le macroscopiche inesattezze riguardanti il territorio calabrese. Tutto questo nelle prime 65 pagine, con le rimanenti consacrate all'inutile fenomeno del templarismo.
Voto: 3


AA. VV.
La "damnatio memoriae" del papato di Clemente V e il martirio del rogo di Jacques de Molay
Tipheret
Sterile raccolta di articoli, con un approccio al tema affatto specialistico. Semplicemente allucinante, se non proprio blasfemo, l'accostamento tra Jacques de Molay e l'eretico Jan Hus.
Voto: 3


AA. VV.
Atti del XXXIV Convegno di Ricerche Templari, a cura della L.A.R.T.I.
Penne e Papiri
Consueto appuntamento con il volume degli atti del convegno annuale della Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani, al cui interno sono presenti contributi di notevole interesse.
Voto: 9

19 novembre 2017

The Everyday Life of the Templars: The Knights Templar at Home


Helen J. Nicholson
The Everyday Life of the Templars.
The Knights Templar at Home
Fonthill Media

The Knights Templar did not write about themselves, or keep diaries, so you would be forgiven for thinking there would not be much to know about their everyday lives. However, the records of the Templars' estates tell us how they lived, from the buildings they lived in and their furnishings, to the books and ornaments in their chapels, and their clothes and crockery. These early fourteenth-century records tell us about the men and women who worked for the Templars on their lands and in their houses, their tenants, and the people who owed them money. We can see what animals they kept, from fine warhorses to hard-working plough animals, alongside cattle, pigs, and vast flocks of sheep. Drawing on these records, along with archaeological evidence and the Templars' own regulations, Helen Nicholson sets out to reconstruct how the Templars lived from day to day, in both the Middle East and Western Europe. The result is a fascinating insight into the everyday lives of these pious men, who were not powerful nobles or churchmen, yet held great influence in medieval Europe.

I Cavalieri Templari non scrissero di se stessi, o tennero diari, per cui sareste perdonati per aver pensato che non vi fosse molto da sapere sulla loro vita quotidiana. Tuttavia, i registri degli insediamenti dei Templari ci dicono come essi vivevano: dagli edifici in cui abitavano e i loro arredi, ai libri e agli ornamenti delle loro cappelle, ai loro vestiti e stoviglie. Questi registri dell’inizio del XIV secolo ci raccontano degli uomini e delle donne che lavoravano per i Templari nelle loro terre e nelle loro case, i loro inquilini, e le persone che dovevano loro del denaro. Possiamo vedere quali animali essi tenessero, dai pregiati cavalli da guerra fino agli animali da fatica, accanto a bestiame, suini e vasti greggi di pecore. Scorrendo questi documenti, insieme alle prove archeologiche ed ai regolamenti propri dei Templari, Helen Nicholson si propone di ricostruire come i Templari vivevano di giorno in giorno, sia in Medio Oriente che in Europa Occidentale. Il risultato è un affascinante approfondimento sulla vita quotidiana di questi uomini pii, che non erano nobili o ecclesistici potenti, ma mantennero una grande influenza nell'Europa medievale.

1 ottobre 2017

Intervista esclusiva a Helen J. Nicholson



Per tutti gli affezionati lettori di Tradizione Templare, questa volta abbiamo il piacere di intervistare uno dei maggiori esperti mondiali sui Cavalieri Templari. La dottoressa Helen J. Nicholson, che ringraziamo per la cortese disponibilità, è una storica delle Crociate e degli ordini militari ed è professore di storia medievale alla Scuola di Storia, Archeologia e Religione, dell’Università di Cardiff.


Dottoressa Nicholson, iniziamo chiedendole quando e come è nato il suo interesse per gli ordini militari.

Mi sono dapprima interessata agli ordini militari dopo aver completato la mia laurea presso l'Università di Oxford e stavo lavorando e studiando per gli esami professionali. Stavo facendo alcune ricerche private come relax, e ho iniziato a leggere l’ Itinerarium peregrinorum et gesta regis Ricardi. Questa narrativa quasi contemporanea della Terza Crociata è molto favorevole a Templari e Ospedalieri, ma gli studi storici moderni affermavano che al tempo della Terza Crociata gli ordini militari avevano una scarsa reputazione. Così ho cominciato a indagare cosa pensavano veramente gli  scrittori medievali degli ordini militari.


Qual è il suo giudizio sulle Crociate?

Le Crociate hanno avuto un impatto enorme sul governo e l'economia europea nel Medioevo, e hanno svolto un ruolo significativo nello sviluppo dei sistemi di tassazione regolare. Nel Baltico, le Crociate assicurarono che i cosiddetti "Stati baltici" guardassero all'Occidente anziché all'Oriente. Ma le Crociate rimangono così controverse che è difficile giudicare il loro vero impatto in Medio Oriente o nella Penisola Iberica. C'è ancora molto da scoprire sulle Crociate dopo il 1291 e al di fuori del Medio Oriente.


Per quale motivo i Templari attirano così tanto interesse?

Alla gente piace il mistero. I Templari furono aboliti mentre erano ancora attivi e sembravano avere un futuro positivo. I contemporanei non capirono come o perché l'Ordine fosse stato distrutto in modo così veloce, e cercarono di trovare delle ragioni. Quella ricerca di una spiegazione dura da allora.


Quali sono, a suo parere, gli errori più frequenti a proposito dei Templari?

Errore: i Templari erano tutti cavalieri (infatti la maggior parte di essi non erano cavalieri);
Errore: i Templari erano dediti ai segreti e le loro case erano segrete (in realtà erano dei grandi promotori e le loro case erano piene di membri associati e di servi che non erano membri dell'Ordine);
Errore: i Templari non avevano niente a che fare con le donne (in realtà c'erano sorelle templari e membri associati e serventi di sesso femminile);
Errore: i Templari erano eretici (in realtà erano buoni cattolici);
Errore: i Templari adoravano Maria Maddalena (in realtà adoravano Dio, specialmente nella persona di Cristo, e veneravano la Croce di Cristo e la Madre di Cristo);
Errore: il papa abolì i Templari perché erano eretici (in realtà, il papa Clemente V affermò che non era provato che l'Ordine del Tempio fosse colpevole; egli abolì l'ordine con disposizione pontificia, poiché la sua reputazione era stata rovinata dalle accuse contro di esso).


Vi fu davvero una “eresia templare”?

No.


Ritiene che ormai se ne sappia abbastanza sui Templari?

Un grande massa di materiali inediti giace negli archivi d’Europa, in attesa di essere letta e analizzata; quindi non possiamo dire di saperne "abbastanza" sui Templari. C'è ancora una quantità enorme di cose da scoprire.


Come giudica l'attuale situazione degli studi sull’Ordine del Tempio?

Ci sono adesso molti studiosi dei Templari: leggendo i documenti negli archivi, analizzando le testimonianze medievali e studiando i siti originali delle loro case. C'è molta ricerca emozionante da fare: i ricercatori stanno studiando la liturgia dei Templari e la loro vita spirituale, nonché l'economia delle loro case, e le loro proprietà nelle città così come nei loro insediamenti rurali. Forse presto i Templari saranno così ben conosciuti allo stesso modo di altri ordini religiosi medievali come i Cistercensi e i Benedettini.


Può anticiparci qualcosa sulle sue prossime ricerche?

Il mio prossimo scritto riguarda i rapporti tra gli ordini militari e i vescovi in Gran Bretagna durante il Medioevo.


Grazie ancora alla Professoressa Helen J. Nicholson.