Perugia - Chiesa di San Bevignate
Venerdì 20 marzo - ore 11.00
Inaugurazione del nuovo spazio culturale di San Bevignate
Intervengono:
Renato Locchi | Sindaco di Perugia
Silvano Rometti | Assessore alla Cultura della Regione Umbria
Maria Rosaria Salvatore | Soprintendente ai Beni Archeologici dell'Umbria
Pietro Scarpellini | Docente universitario
Mario Bellucci | Editore
ore 21.00
Concerto “Venite amanti alla festa leggiadra”
Ballate, madrigali e danze del XIV secolo eseguite dall'Ensemble Micrologus.
Sabato 21 marzo - ore 10.00
“Il recupero di San Bevignate e le prospettive future”
Presiede:
Nilo Arcudi | Vicesindaco di Perugia
Intervengono:
Andrea Cernicchi | Assessore alla Cultura del Comune di Perugia
Fabio Bussani | Dirigente Progetti Strategici Beni Culturali del Comune di Perugia
Vittoria Garibaldi | Soprintendente ai Beni Storici e Artistici dell'Umbria
A seguire:
“I Templari tra storia e leggenda”
lectio magistralis di Valerio Massimo Manfredi
ore 21.00
Concerto “Tra sacro e profano dal medioevo al barocco”
eseguito da Armonioso Incanto e da I Madrigalisti di Perugia
Domenica 22 marzo, ore 10.00 - 13.00 / 15.30 - 18.00
Visite guidate al complesso monumentale
Note sulla Chiesa di San Bevignate
La chiesa di San Bevignate, posta lungo la via etrusca che da Perugia conduceva ad Arna e Gubbio, fu iniziata intorno al 1256 per opera dei monaci-cavalieri Templari. Venne dedicata a un eremita locale del V secolo, emblematica figura attorno alla quale, alla metà del Duecento, si concentrarono anche le attenzioni dei seguaci di Raniero Fasani, ispiratore del movimento religioso riformatore dei Disciplinati, ritenuti i fondatori nonché i primi “occupanti” del sito.
Sul finire del XIII secolo, sempre ad opera dei Templari, alla chiesa fu annesso un convento che testimonia il rilievo via via assunto dal sito. Nel 1312, soppresso l'Ordine dei Templari, San Bevignate passò ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, sotto il cui controllo, nel 1324, venne istituito un monastero femminile, che vi restò insediato fino al secondo decennio del Cinquecento.
L'austero e vasto edificio in pietra arenaria presenta una pianta rettangolare, con l'abside rialzata sulla cripta. L'interno, a navata unica, è rivestito da intonaci originali, decorati da affreschi eseguiti in diverse epoche, in cui compaiono numerosi motivi simbolici collegabili all'Ordine templare. La rilevanza storico-artistica che questo complesso riveste, ha fatto del monumento il cardine di “Milites Templi”, un progetto internazionale di studio volto alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio templare in Europa.
Il restauro dell'edificio è stato avviato grazie ai fondi regionali per la ricostruzione post sisma del 1997, poi integrati da fondi del Ministero dell'Economia e Finanza, cui ha contribuito anche l'Amministrazione Comunale con risorse proprie. L'intervento di consolidamento delle strutture - che ha tra l'altro portato in luce un ampio tratto di pavimentazione in mosaico di età romana, oltre ai resti di un impianto produttivo per il tinteggio dei tessuti databile tra I secolo a.C. e I sec. d.C. - e il successivo recupero conservativo degli affreschi, sono stati indispensabile premessa alla realizzazione di una prestigiosa sede destinata ad accogliere iniziative ed eventi culturali.
Oltre alla principale funzione scientifica del “Centro di Documentazione sull'Ordine dei Templari”, con la realizzazione di una vera e propria banca dati in grado di mettere in rete siti architettonici, musei, archivi e istituti di ricerca, riferibili alla storia templare, l'ampio spazio della chiesa offrirà, infatti, anche la possibilità di ospitare attività legate alla convegnistica tradizionale, alle esposizioni temporanee, alla didattica, alla musica e a innumerevoli altre attività artistiche.