23 dicembre 2021

I libri del 2021



Maria Beatrice Autizi

Templari. Storia, arte e itinerari in Italia

Editoriale Programma

Onesta ricostruzione a carattere divulgativo, non esente però da errori, soprattutto per quel che riguarda gli insediamenti dell'Ordine. Pur apprezzabile nell'impianto, il volume risulta infatti penalizzato dalla mancanza di una revisione esperta, come attestato dalla bibliografia, sicuramente incompleta.

Voto: 6


Pierluigi Baima Bollone

Medioevo e Templari in Piemonte

Priuli & Verlucca

Breve sunto di storia piemontese, in cui i Templari vengono trattati solo di sfuggita e con varie divagazioni fuori tema. Tra improbabili riferimenti a Rosslyn e a Saliceto, praticamente nulla sui Templari in Piemonte, se non delle sterili citazioni di altri autori.

Voto: 5


Massimo Centini

Templari in Italia. I luoghi, la storia e i miti

Yume

Poco riuscito tentativo per una panoramica dei luoghi templari in Italia, in cui si rilevano diverse imprecisioni, senza dubbio determinate da una bibliografia poco accurata nonostante l'apparente ampiezza. Gravemente errata la cronotassi dei maestri generali posta all'inizio del testo; fastidiose e poco eleganti le abbreviazioni “O.d.T.” per “Ordine del Tempio” e “C.T.” per “Cavalieri Templari”. Encomiabile la dedica a Bianca Capone.

Voto: 4


Domizio Cipriani

I Templari e gli Esseni

Santelli Editore

Titolo a parte, ci troviamo davanti all'ennesima raccolta di assurdità associate ai Templari, a riprova del danno continuamente arrecato dal neo-templarismo e dai suoi fantasiosi esponenti.

Voto: 2


Mario Giaccio

La Magna Charta e i Templari

Tipheret

Interessante e ben fatta ricognizione sul ruolo dei Templari in Inghilterra e sui loro rapporti con la Corona. Migliorabile la bibliografia.

Voto: 6


Alida Giacomini / Loredana Rusconi

Federico Barbarossa a Lodi e i Templari

Armando Editore

Libro con numerose inesattezze per quel che riguarda i Templari. Sconcertante la bibliografia. Obiettivamente, abbiamo difficoltà a capire l'utilità di uscite di questo genere.

Voto: 2


Stefano Guglielmi

Il processo ai templari in Italia

Printbee / Mediagraf

Esordio librario per il ricercatore della LARTI, che ripropone, opportunamente revisionato ed ampliato, un suo precedente studio. Supportato da un impeccabile apparato documentale, il testo offre al lettore una agile panoramica delle inquisizioni condotte nel territorio italico.

Voto: 9


Edgardo Marziani

Il Nuovo Ordine Templare

BastogiLibri

All'infuori delle consuete divagazioni, è di conforto leggere, in questa nuova uscita dell'Autore, l'appassionata e convinta difesa dell'epopea crociata e dell'ideale cavalleresco. Ne risulta un testo a carattere non propriamente storico, indicato più per una lettura di svago.

Voto: 5


Melinda Miceli

Templaris Compendium

Santocono Editore

Stultitiae Compendium: sono tali e tante le assurdità profuse in questo testo che non vale la pena evidenziarle (e tantomeno correggerle). Bibliografia sommamente inconsistente e del tutto censurabile.

Voto: 2


Antonio Musarra

Gli ultimi crociati. Templari e francescani in Terrasanta

Salerno Editrice

Interessante e puntuale excursus su fatti e circostanze riguardanti questi due ordini, legati tra loro dalle alterne vicende di Terrasanta, come accaduto all'assedio di Safed. Il lavoro ha il merito di inquadrare con precisione l'articolato insieme di eventi che portò alla nascita dell'Ordine Templare e soprattutto quello di restituire a San Francesco e ai suoi compagni il vero intento della loro missione in Oltremare.

Voto: 8


Lara Pavanetto

I Templari in Veneto

Intermedia Edizioni

Occasione sprecata per un utile resoconto sulla presenza templare nel territorio. Stupisce che l'Autrice, laureata in Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia, ignori le regole base per la stesura di un testo minimamente scientifico, omettendo sistematicamente il necessario corredo di note a piè di pagina, soprattutto in relazione ad asserzioni lapidarie prive di riscontro. Diverse imprecisioni sono da rilevarsi anche in ordine all'individuazione delle località attribuite ai Templari. Del tutto inconcepibili i capitoli riguardanti fra' Paolino, San Giorgio in Alga, Ezzelino III, Marco Polo. Sincera ilarità per la citazione di "Arnoldo di Torre Rossa", ancor più esilarante quella del "Gran Maestro dell'Ordine di Malta". Bibliografia largamente incompleta, così come appare fastidiosa e poco edificante l'indicazione di una sitografia. Ultima annotazione: si scrive "Queste" du Saint Graal.

Voto: 3


Emanuela Properzi

I Templari, le Marche e il Santo Graal

Edizioni Nisroch

Variopinta miscellanea di storie, sostanzialmente priva di coerenza logica, condita qua e là di fantasticherie senza fondamento, come quella relativa alla fondazione di un fantomatico “Priorato di Ormus” da parte del conte Ugo di Champagne.

Voto: 3


Pierluigi Tombetti

Militia Christi. I Templari

Amazon Independently Published

Lavoro striminzito e del tutto inconcludente, disseminato di strafalcioni quali “Bernardo di Citeaux (Chiaravalle)”, proseguendo con una serie di inesattezze, come nella cronotassi dei maestri generali, e concludendo con una surreale intervista al “gran priore” di un ordine neotemplare. Bibliografia assolutamente irrilevante.

Voto: 2


Geordie Torr

I Templari. Imprese e leggende dell'esercito di Dio

Biblioteca Universale Rizzoli

Onesto riassunto di storia templare, principalmente indirizzato a chi volesse iniziare ad avvicinarsi all'argomento. Bibliografia non adeguata.

Voto: 6


AA. VV.

Atti del XXXVIII Convegno di Ricerche Templari

Penne e Papiri

Immancabile appuntamento annuale per gli atti del convegno LARTI, tenutosi questa volta in modo virtuale, a causa della pandemia. Da non perdere.

Voto: 9


12 novembre 2021

I Maestri Generali dell'Ordine del Tempio

 

Presentiamo nuovamente la cronotassi dei Maestri Generali del Tempio, stilata in base alle più recenti notizie disponibili e ritenuta, al momento, la più attendibile. Si noterà che permangono tuttora incerte alcune date di nomina. In particolare, non si è ancora pervenuti a stabilire con precisione l'anno d'insediamento di Robert de Sablè, conseguenza del periodo di confusione seguito alla disfatta di Hattin e al controverso epilogo del magistero di Gerard de Ridefort, deceduto nell'ottobre del 1189. Per quanto riguarda invece Jacques de Molay, ultimo Maestro Generale, il periodo di elezione appare ormai definitivamente accertato tra i mesi di marzo e aprile del 1292.


Hugues de Payns (1118/19 - 1136/37)

Robert de Craon (1136/37 - 1149)

Everard des Barres (1149 - 1152)

Bernard de Tremelay (1152 - 1153)

André de Montbard (1153 - 1156)

Bertrand de Blanquefort (1156 - 1169)

Philippe de Nablus (1169 - 1171)

Eudes de Saint-Amand (1171 - 1179/80)

Arnaud de la Tour Rouge (1181 - 1184)

Gerard de Ridefort (1185 - 1189)

Robert de Sablé (1190/91 - 1193)

Gilbert Erail (1194 - 1200)

Philippe de Plessis (1201 - 1209)

Guillaume de Chartres (1210 - 1218/19)

Pierre de Montaigu (1219 - 1232)

Armand de Périgord (1232 - 1244/45)

Richard de Bures (1244/45 - 1247)

Guillaume de Sonnac (1247 - 1250)

Renaud de Vichiers (1250 - 1256)

Thomas Berard (1256 - 1273)

Guillaume de Beaujeu (1273 - 1291)

Thibaud Gaudin (1291 - 1292)

Jacques de Molay (1292 - 1314)


8 ottobre 2021

I sigilli dei Templari

 


Per tutti gli affezionati lettori di Tradizione Templare, questa volta vi proponiamo una breve ma sostanziale panoramica dei sigilli utilizzati dall'Ordine.


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3 settembre 2021

XXXIX Convegno di Ricerche Templari

 


Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Anche per quest’anno, in seguito alla complessa normativa di carattere sanitario (Covid 19) riguardante le manifestazioni dei prossimi mesi, il Direttivo dell'Associazione ha deciso di tenere il XXXIX Convegno di Ricerche Templari non in presenza ma in modalità virtuale (con dettagli tecnici ancora da decidere).

Come per la scorsa edizione gli atti del convegno verranno pubblicati in forma cartacea, nei modi e nei tempi degli anni passati.

Sarà cura della Segreteria attivarsi per la raccolta delle relazioni e seguire la realizzazione del volume, di cui verrà data ampia pubblicità a pubblicazione avvenuta.


Il Direttivo della L.A.R.T.I.


28 giugno 2021

Un pioniere degli studi templaristici: Luigi Cibrario

 

Luigi Cibrario

Breve storia dell'Ordine del Tempio

coll'analisi critico-legale degli atti del procedimento per cui fu abolito

Torino 1848


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28 maggio 2021

In difesa dei Templari



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24 aprile 2021

The Military Religious Orders: History, Sources, and Memory

 

Gli ordini religiosi militari furono istituiti inizialmente nel XII secolo per curare e proteggere i pellegrini occidentali in Terra Santa. In seguito aiutarono a difendere gli stati crociati, parteciparono alla Reconquista iberica e alla fine giocarono un ruolo significativo nella guerra, nella beneficenza, nel commercio, nella colonizzazione e negli incontri interculturali in Europa, nel mondo mediterraneo e persino nel Nuovo Mondo. Gli Ordini Religiosi Militari: Storia, Fonti e Memoria stimolano la ricerca su questo affascinante fenomeno.

Lo scopo di questa serie è volutamente ampio: le proposte di libri sono benvenute su qualsiasi aspetto della storia degli ordini, sia medievale che moderna. Possono attingere a un'ampia gamma di discipline e possono prendere in considerazione le zone geografiche di operazione degli ordini.


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26 marzo 2021

Gli ordini religiosi militari



Nicholas Morton
Gli ordini religiosi militari
il Mulino

Attorno al Mille, in un’Europa cristiana assediata a nord dai vichinghi, a est dagli slavi, a sud dall’Islam, presero piede istituzioni che erano a un tempo ordini religiosi e fratellanze di cavalieri in armi.

Accomunati da un ideale di lotta in nome della fede, furono protagonisti della conquista della Terrasanta, della riconquista della penisola iberica e delle crociate sul Baltico.

Templari, Cavalieri Teutonici, Ospitalieri, Cavalieri di San Lazzaro: nel tracciare la storia di tali ordini il volume ne descrive l’organizzazione, seguendone la fortuna e l’evoluzione fino al processo dei Templari (1314).


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20 febbraio 2021

Intervista a Nicholas Morton

 


Per tutti gli affezionati lettori di Tradizione Templare, abbiamo lʼonore di intervistare il Professor Nicholas Morton, docente del Dipartimento di Storia della Nottingham Trent University, rinomato specialista della storia delle Crociate e degli ordini religioso-militari.

Il dottor Morton è entrato a far parte della Nottingham Trent University nel 2009, dopo aver insegnato alla Queen Mary University, alla Royal Holloway University e alla Swansea University.


Professor Morton, iniziamo chiedendole quando e come è nato il suo interesse per gli ordini militari.

Sono sempre stato interessato al periodo medievale, da quando i miei genitori mi portavano, da bambino, a visitare castelli e cattedrali. Il mio interesse per gli ordini militari è venuto dopo. Allʼuniversità (Royal Holloway University) ho seguito diversi moduli sulla storia delle Crociate con il professor Jonathan Phillips, che sono stati assolutamente affascinanti e hanno davvero suscitato il mio interesse per lʼintera materia. Poi ho preso un MA con Jonathan Phillips, concentrato di nuovo sulle Crociate. In questa fase, il mio interesse era per lʼintero fenomeno delle Crociate, piuttosto che per gli ordini militari in particolare, ma nelle ultime fasi del mio MA il professor Jonathan Riley-Smith mi suggerì di condurre la mia ricerca di dottorato sui Cavalieri Teutonici. Questo ha poi segnato lʼinizio della mia ricerca sugli ordini militari. Ricordo che in questa prima fase della mia carriera accademica una questione per me centrale era la semplice questione di come i membri degli ordini militari potessero davvero pensare che lʼinsegnamento di Gesù fosse compatibile con una vocazione militare.

Che cosa vi è di così interessante nel Vicino Oriente al tempo delle Crociate?

Il Vicino Oriente al tempo delle Crociate era una regione straordinariamente vivace, che attirava popoli da tutta lʼEurasia e lʼAfrica. In così tante occasioni, comunità che spesso avevano poca conoscenza preliminare lʼuna dellʼaltra si sono trovate improvvisamente faccia a faccia. Si svolsero allora incontri sorprendenti mentre le persone coinvolte cercavano di dare un senso alle nuove esperienze e di confrontarsi con nuove idee e mentalità. Costoro diedero quindi origine a un ambiente immensamente complesso, determinato dallʼunione di così tante persone, idee, merci e tecnologie diverse. Il desiderio di comprendere questa complessità rappresenta sia la sfida a lungo termine che lʼispirazione per il mio lavoro di storico. Questo pensiero informa anche il mio approccio più ampio sia alle Crociate che alla storia dellʼintera regione. Sento fortemente che sia necessario comprendere i molti popoli diversi presenti nellʼarea - dagli armeni cilici ai turchi selgiuchidi, e dallʼimpero fatimide ai mercanti italiani - alle loro condizioni, per esplorare: la loro visione del mondo, la loro agenda, i loro valori etici e le credenze religiose. Ho scoperto che più riesco a capire gruppi molto diversi coinvolti nellʼarea durante questo periodo, più riesco a capire gli eventi in corso di questa era.

Per quale motivo i Templari attirano così tanto interesse?

I Templari rappresentano unʼintersezione tra i temi della guerra santa, il monachesimo militare, la devozione religiosa, la cavalleria cristiana e le accuse di pratiche occulte ed eretiche. Finché questi argomenti rimangono di interesse, i Templari troveranno un pubblico.

Quali sono, a suo parere, gli errori più frequenti a proposito dei Templari?

Ci sono così tanti errori che circondano i Templari, in particolare nei media moderni, che è difficile sapere da dove cominciare. A questo punto, penso che il più pernicioso di questi errori sia la convinzione diffusa tra i gruppi politici di estrema destra che i Templari medievali sostenessero lo stesso tipo di politiche e programmi dei loro. Questo è problematico su due livelli: in primo luogo i presunti valori “templari” che questi gruppi cercano di celebrare non sono degni di celebrazione; in secondo luogo le somiglianze tra i propri valori e quelli dei Templari non sono così grandi come vorrebbero credere, spesso sono contraddittorie.

Vi fu davvero una “eresia templare”?

Trovo molto difficile credere che i Templari avrebbero potuto lottare così duramente per difendere gli stati crociati, portandosi a un punto di bancarotta (tra la fine del XIII e lʼinizio del XIV secolo), se non credessero realmente nella fede per proteggere la quale faticarono così tanto. Quindi "no", non credo sia probabile che vi fosse un qualcosa come "unʼeresia templare".

Ritiene che ormai se ne sappia abbastanza sui Templari?

No, al momento sono in corso molte ricerche interessanti sui Templari e sugli ordini militari nel loro insieme. Cʼè del lavoro eccellente in atto: il loro ruolo nelle principali città della cristianità occidentale, i loro ruoli di proprietari terrieri, la loro spiritualità, lʼarchitettura/archeologia dei loro numerosi edifici (dalle chiese ai castelli), per citarne solo alcuni. Inoltre, è bello vedere la pubblicazione di diverse traduzioni di fonti primarie chiave, il che è ottimo per gli studenti (e spesso molto utile anche per accademici professionisti!).

A suo parere, quali aspetti della storia templare andrebbero maggiormente sviluppati?

Cʼè molto spazio per creare nuovi progetti su fonti templari relativamente sottoutilizzate, possibilmente cartulari, o forse documenti legali, così come resti archeologici. Ma penso che, come campo di ricerca, sia necessario un catalogo importante di tutte le proprietà dei Templari in tutte le loro zone di attività. Una mappa online interattiva o un inventario dettagliato, che raccolga tutte le informazioni note sulle proprietà dei Templari e ne mostri lo sviluppo nel tempo, sarebbe uno strumento di ricerca molto potente che consentirebbe ai ricercatori di identificare macro-modelli che potrebbero non essere visibili in studi più localizzati.

Sappiamo che lei è in contatto con alcuni studiosi italiani. Quali sono le sue impressioni sulla ricerca in Italia?

Ho sempre apprezzato molto le mie visite in Italia e ho avuto molte conversazioni meravigliose con studiosi italiani. Negli ultimi anni, gli storici italiani hanno condotto alcuni grandi lavori sullʼordine dei Templari, in particolare sotto forma di studi regionali o archeologici/architettonici. LʼItalia ha anche una vena così ricca di materiale dʼarchivio che sono certo costituirà la base per molti stimolanti progetti di ricerca di studiosi italiani negli anni a venire! Aggiungo inoltre che, in qualità di turista in visita a siti legati agli ordini militari, sono stato spesso colpito dalla cura posta nel restauro e dalla protezione di questi edifici storici e anche dalla disponibilità del personale.

Può anticiparci qualcosa sulle sue prossime ricerche?

Sì, ho appena pubblicato uno studio completo dal titolo “The Crusader States and their Neighbors: A Military History” con la Oxford University Press. Come suggerisce il nome, questo libro ripensa molte delle ipotesi esistenti che circondano la storia militare del Vicino Oriente durante il XII secolo, inclusa una rivalutazione generale delle ragioni del crollo degli Stati crociati nel 1187. Attualmente sono anche nella fase di completamento di un nuovo libro provvisoriamente intitolato “Arena of Empires”, che offre una storia multi-prospettiva del Vicino Oriente durante il tredicesimo secolo. Ogni capitolo vede lo svolgersi degli eventi di questa turbolenta era dalla prospettiva di una società/civiltà diversa tra cui: i Selgiuchidi dellʼAnatolia, gli Ayyubidi, i Mamelucchi, gli Stati Crociati, lʼImpero Bizantino, lʼArmenia Cilicia ecc. Speriamo che ciò sarà finito, realizzato e disponibile a breve!

Ringraziamo ancora il Professor Nicholas Morton per la gentile disponibilità.


23 gennaio 2021

Un libro da avere

 


Tra le più belle opere mai edite in lingua italiana vi è sicuramente questo magnifico volume in grande formato, contenente il "Liber ad Milites Templi" di San Bernardo di Chiaravalle, tradotto da Franco Cardini e preceduto da una impareggiabile introduzione dello stesso, il tutto impreziosito dalle splendide xilografie del maestro Sigfrido Bartolini.